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Il Parco confermato destinazione turistica sostenibile da Europarc Federation

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Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, rappresentato dal Presidente Giampiero Sammuri e dal Direttore Maurizio Burlando, è stato protagonista, oggi 2 dicembre a Bruxelles, nella cerimonia di consegna del rinnovo della certificazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS) rilasciata da EUROPARC Federation.
E’ stata una cerimonia davvero speciale, perché dopo lo stop alle celebrazioni a causa delle restrizioni per la pandemia, è stato possibile tornare nella autorevole sede del Parlamento Europeo proprio in occasione dei festeggiamenti dei 20 anni della Carta Europea del Turismo Sostenibile per premiare 48 aree protette che EUROPARC Federation ha valutato relativamente agli anni 2020, 2021 e 2022, certificando e valorizzando quindi il lavoro svolto da parchi e riserve naturali in sinergia con i diversi stakeholder coinvolti nelle tematiche del turismo e della sostenibilità.

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Ufficio Info Park di Portoferraio temporaneamente chiuso per lavori

 info park area

Si informa che l'ufficio info park  è temporameamente chiuso al pubblico per urgenti lavori . Ci scusiamo per il disguido 

Per informazionei e prenotazioni l'ufficio è comunque raggiugibile via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   e via telefono allo 0565.908231

 

I Telefoni del Parco non funzionano dal 7 novembre

Guasto al telefono del Parco

Si informa che a causa di un cavo tranciato, i nostri telefoni non sono raggiungibili al momento, siamo in attesa dell'intervento dei tecnici di Telecom.

Ci scusiamo per il disguido.

Gli uffici sono raggiungibili comunque ai cellulari di servizio che trovate qui

Presentazioni pubbliche Piani di Gestione Elba Orientale, Cerboli, Palmaiola e Gorgona

 

Piano gestione Elba orientale

AVVISO PUBBLICO

Lunedì 19 dicembre 2022, alle ore 11:00, presso la sede dell’Ente Parco in Loc. Enfola a Portoferraio, sarà presentata la bozza dei piani di gestione dei siti della Rete Natura 2000 ZPS “IT5160102 Elba Orientale” e ZSC/ZPS “IT5160011 Isole di Cerboli e Palmaiola”. La “Rete Natura 2000” costituisce un sistema di protezione ambientale che coinvolge tutti gli Stati membri, per tutelare specie e habitat significativi e rari, rappresentativi dei diversi contesti geografici europei.

 

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Isola del Giglio - nuova ordinanza del Parco Nazionale per garantire le attività di controllo del muflone all’interno dell’area protetta

Mappa Giglio

Isola del Giglio - nuova ordinanza del Parco Nazionale per garantire le attività di controllo del muflone all’interno dell’area protetta

A seguito del protrarsi della presenza di persone nelle aree interessate dalle operazioni di cattura a stretto contatto con gli operatori che stanno attuando gli interventi secondo quanto previsto dal progetto Life LetsGoGiglio, il Presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha pubblicato una nuova ordinanza che estende il divieto di accesso ad alcune porzioni dell’area protetta nel settore centrale e nel settore occidentale/sud-occidentale dell’isola.
L’ordinanza n. 2/2022, pubblicata a seguito delle valutazioni emerse nel corso della riunione del Comitato provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica convocato dal Prefetto di Grosseto nella giornata di ieri 10.11.2022, si è resa necessaria allo scopo di garantire l’attuazione corretta ed in sicurezza delle operazioni di controllo programmate, oltre che l’efficacia delle stesse.

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Giannutri: al via le demolizioni degli edifici pericolanti

 

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GIANNUTRI: AL VIA LE DEMOLIZIONI DEGLI EDIFICI PERICOLANTI DA PARTE DEL PARCO NAZIONALE ARCIPELAGO TOSCANO

Nei giorni scorsi l’Ente Parco ha dato il via alle demolizioni per la riqualificazione di una delle aree più degradate nell’Isola di Giannutri.

La zona si trova a centro isola, in prossimità della piazzola di elisoccorso ed è interessata, da decenni, dalla presenza di una serie di ruderi fatiscenti e pericolanti. L'area, oggi di competenza comunale, è stata concessa dal Comune dell’Isola del Giglio al Parco Nazionale sulla base di uno specifico accordo convenzionale, al fine di realizzare un vero e proprio centro servizi. La zona verrà infatti liberata dai ruderi, risanata e successivamente sarà oggetto di interventi che prevedono la realizzazione di alloggi, foresterie ed uffici attraverso la costruzione di alcuni piccoli edifici in bioedilizia. Il progetto realizzato e finanziato dall’Ente Parco ha un costo complessivo di circa 1 milione e 100mila euro; la fase delle demolizioni che sta per essere terminata ne costituisce il primo lotto funzionale. L'intervento segue quello già realizzato nella zona attigua che ha visto l'installazione dei bagni pubblici, realizzati sempre dal Parco Nazionale. Se è vero che il cosiddetto centro servizi apparterrà al prossimo lotto di lavori, è anche vero che possiamo considerare storico questo momento; momento nel quale una parte dell' isola torna ad essere libera da edifici pericolanti in cemento, abbandonati e rimasti nel degrado più totale, spesso non solo come elementi che deturpano il paesaggio, ma anche come ricettacolo di altri rifiuti.

Il progetto è stato avviato e sarà completato con fondi del Parco Nazionale utilizzando anche gli introiti derivanti dal ticket di ingresso all'isola, benché la somma complessiva impegnata per l'intero progetto supera non di poco quanto incassato negli anni dall’Ente Parco con i ticket medesimi.

In allegato alcune fotografie della zona di intervento, alcune immagini di come si presentava l’area prima degli interventi, altre sullo stato di avanzamento delle demolizioni ed infine un rendering di come sarà il progetto finito.

Sammuri: ecco qual è il vero disastro ambientale

Foto SAmmuri

Sammuri: ecco qual è il vero disastro ambientale

Anche il Parco ha fatto le proprie denunce

Continuano la campagna denigratoria mediatica e le provocazioni a danno dell’Ente Parco sulla vicenda dei mufloni al Giglio, basati su argomenti privi di fondamento e fake news. L’ultima notizia che  due associazioni  animaliste hanno  denunciato il Parco Nazionale Arcipelago Toscano addirittura per “disastro ambientale”.  “Il vero disastro ambientale – dice Sammuri- è ostacolare le nostre attività di lotta alle specie aliene per la tutela della biodiversità del nostro territorio. Ad ogni modo anche il Parco ha fatto le proprie denunce e sta attivando tutte le forme di difesa  perché i livelli di attacco, non solo mediatico, sono  insostenibili, a fronte di un’attività  che ha tutte le carte in regola ufficiali per operare, confortata da  studi e monitoraggi, incontri di condivisione, di pareri di alto livello e in accordo con le maggiori associazioni ambientaliste nazionali,  tra cui anche  LAV e WWF.” 

Ordinanza del Presidente del Parco sul Promontorio del Franco all'Isola del Giglio

 

mappa ordinanza Giglio

Pubblicata ordinanza che disciplina gli accessi nell’area parco interessata dalle attività di controllo del muflone presso il Promontorio del Franco.

Come noto l'Ente Parco, in accordo con LAV e WWF, sta procedendo alle operazioni di cattura e trasferimento dei mufloni ancora presenti sull'isola. Al fine di garantire l’efficacia degli interventi nell’area Parco, presso il Promontorio del Franco, è fatto divieto di accesso e transito a chiunque nella zona evidenziata dalla mappa allegata all’ordinanza stessa, al di fuori di sentieri e strade. Sono esclusi dal divieto tutti gli aventi diritto che debbano recarsi a proprietà e fondi. In altre parole, nella zona del promontorio del Franco, rimane libera la circolazione su strade e sentieri, mentre viene interdetto l'accesso alle aree di macchia e bosco interessate dalle operazioni di controllo.  Allegata  a fine pagina l'ordinanza

Operazione Mufloni dell'Isola del Giglio

OPERAZIONE MUFLONI DELL’ISOLA DEL GIGLIO
IL PARCO NAZIONALE ARCIPELAGO TOSCANO RENDE NOTO LO STATO DI AVANZAMENTO DEL PROGETTO A 10 MESI DALL’ACCORDO CON LAV E WWF

Oltre 2000 metri di reti, più di 500 giornate di campo/uomo, con uno sforzo intenso e costante, droni e radiocollari: sono queste le tecnologie, i numeri e le risorse messe in campo dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano che oggi fornisce un aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto che è stato condotto in piena attuazione dell’accordo sottoscritto il 30 novembre 2021 con le associazioni LAV e WWF.

Dall’inizio del progetto ad oggi, rende noto l’Ente Parco, gli esemplari catturati sono 43 poi trasferiti presso le strutture segnalate da LAV e WWF e Associazione Irriducibili Liberazione Animali: CRASE di Semproniano, Oasi Dynamo di Pistoia (affiliata WWF Italia), Tenuta di Miemo di Pisa, CRAS La Nostra Arca di Città di Castello, oltre che presso la Riserva Naturale Statale Marsiliana, gestita dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica. Nel rispetto delle direttive impartite da ISPRA a breve inizieranno le sterilizzazioni dei capi catturati.

L’Ente Parco annuncia, inoltre, che proseguirà con le azioni di prelievo dei mufloni previste dal progetto, sempre secondo le indicazioni fornite da ISPRA e coerentemente con l’obiettivo progettuale che prevede di azzerare la presenza dei mufloni a Giglio nell’ambito delle necessarie azioni per la tutela della biodiversità dell’isola, obbiettivo condiviso da LAV e WWF nell’accordo citato.

Va evidenziato che le ultime operazioni di cattura dei mufloni all’Isola del Giglio hanno interessato una vasta area del territorio del Parco e hanno coinvolto i maggiori esperti del settore (Reparto Carabinieri Biodiversità di Tarvisio, Parco Nazionale dello Stelvio, Dipartimento Scienze Veterinarie dell’Università di Torino) in modo da ottenere la massima efficacia dei risultati.

Per il Giglio è stata messa in opera una tecnologia di cattura già collaudata in altri Parchi italiani, particolarmente esperti in questo tipo di prelievo di ungulati.

I mufloni sono stati localizzati grazie ad alcuni esemplari muniti di radiocollare che di fatto “segnalavano” la presenza del gruppo sul territorio, dove la fitta macchia mediterranea rende complessa la fase di definizione delle posizioni e degli spazi utilizzati. Successivamente sono state posizionate le reti di cattura in tre settori per un totale di oltre 2 chilometri di lunghezza. Gruppi di 20/30 battitori hanno pattugliato le aree per indirizzare gli esemplari nelle reti, per poi prelevarli, bendarli e collocarli in sicurezza nella casse e poi in piccoli recinti, tranquillizzati in attesa di essere trasferiti nelle aree di destinazione.

Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, da alcuni anni inserito nel prestigioso circuito della Green List promossa e coordinata dalla IUCN, con il conforto di autorevoli scienziati ed esperti internazionali, nonché in ascolto di accreditate associazioni, sta dunque portando avanti un progetto importante per la tutela della biodiversità.

A scuola di Entomologia!

La prima Summer School di Entomologia in Italia si è svolta dal 9 al 11 settembre tra l’isola d’Elba e l’isola di Pianosa. Campo base della Scuola è stato il NatLab del Forte Inglese a Portoferraio dove sono stati accolti 14 studenti universitari (alcuni laureati), provenienti dal Trentino alla Calabria. I partecipanti sono stati selezionati per curriculum, campo di interesse e motivazione alla partecipazione.

Nel corso delle 3 giornate si sono svolte sia attività in campo che in laboratorio, utilizzando le attrezzature e la collezione entomologica conservata al NatLab. L’uso di questi strumenti ha permesso agli studenti di apprendere le pratiche fondamentali di osservazione, preparazione e conservazione dei campioni.

Durante le uscite sul campo gli studenti sono stati addestrati all’uso degli strumenti entomologici di ricerca (retino da sfalcio e per insetti acquatici, ombrello entomologico, aspiratore). Inoltre, sono state mostrate loro alcune tecniche di monitoraggio come le trappole a caduta, utili per campionare artropodi camminatori terrestri (pitfall-traps) ed hanno potuto sperimentare le particolari tecniche di ricerca notturne, come la caccia con luci UV e la ricerca diretta con le lampade. In quest’occasione, presso l’area umida di Mola, è stato rinvenuto un esemplare di Natula averni, un piccolo grillo che vive esclusivamente in prossimità del mare, uno degli ortotteri più misteriosi d’Europa per l’estrema difficoltà nell’avvistarlo.

Altra esperienza proficua per gli studenti è stata presso il Santuario delle Farfalle del Monte Perone dove, con le tecniche di campionamento apprese, hanno potuto rinvenire interessanti specie di coleotteri xilofagi (le cui larve si nutrono di legno), imenotteri (vespe-api), lepidotteri (farfalle) e numerosi ditteri (mosche).

La Summer School si è conclusa nella splendida cornice dell’isola di Pianosa dove i ragazzi hanno dimostrato di aver fatte proprie le tecniche di campionamento e l’uso degli strumenti entomologici, gestendosi in autonomia lungo i sentieri e tra la vegetazione dell’isola. Tra le molte specie incontrate, merita una nota particolare il rinvenimento di un esemplare appartenente alla famiglia dei Reduviidae (Cimici predatrici) fino ad ora sconosciuta per l’Arcipelago Toscano. La specie è stata fotografata ed inserita nella piattaforma digitale iNaturalist. Già solo poche ore dopo, l’immagine ha destato l’interesse di uno dei massimi specialisti di questa famiglia e l’importante dato registrato sarà oggetto di una pubblicazione scientifica.

Il format della Summer School è completamente nuovo e non ha eguali in Italia: il livello altamente formativo è costituito dall’occasione unica di mettere a contatto diretto, sul campo e in laboratorio, gli studenti appassionati di questa materia con esperti di rilevanza nazionale. Erano infatti 8 gli studiosi provenienti da Università e Musei di tutt’Italia, ognuno specializzato in particolari ordini di insetti: Leonardo Dapporto (Lepidotteri), Leonardo Forbicioni (Coleotteri Curculionidei), Marco Bonifacino (Imenotteri, Lepidotteri, Ditteri Sirfidi), Antonio Belcari (Ditteri), Michele Zilioli (Imenotteri Crisidi, Coleotteri), Cinzia Monte (Coleotteri Elmidi), Luca Bartolozzi (Coleotteri Lucanidi), Enrico Ruzzier (Coleotteri Tenebrionidei).

L’obiettivo principale che la Summer School ha saputo centrare è stato quello di raccogliere giovani studenti interessati allo studio tassonomico e morfologico degli artropodi per farli diventare i tassonomi di domani. Quella del tassonomo è una figura ormai in fortissima diminuzione e si è creato un vuoto generazionale piuttosto evidente in questo campo. La Summer School ha messo in contatto diverse generazioni con lo scopo di trasferire le conoscenze e le capacità ai giovani entomologi di domani.

La Summer School è stata ideata da World Biodiversity Association, Nuovo Gruppo Entomologico Toscano e Successione Ecologica ed è sostenuta dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Allo studio l’ipotesi di replicare l’esperienza anche per la prossima primavera, cercando di trasformarla in un appuntamento annuale che possa diventare il punto di riferimento per giovani ricercatori.

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