Il Parco Nazionale ha installato due stazioni meteorologiche dedicate alle previsioni meteo funzionali all'operatività delle strutture per l’antincendio boschivo
Nelle scorse settimane il Parco Nazionale ha attivato due nuove stazioni meteorologiche professionali, collocate in siti strategici del territorio protetto all'Isola d'Elba, destinate al monitoraggio dei parametri meteo attuali e storici con finalità di antincendio boschivo e protezione civile. L’intervento è stato promosso dall’Ente Parco in stretta collaborazione con il Coordinamento Regionale della Protezione Civile e con il supporto tecnico di Dream Italia. L’intera operazione è stata finanziata grazie ai fondi del Ministero dell’Ambiente (bando “Parchi per il clima 2021”) per un importo di 38.000 € e fa parte della sostanziosa lista di interventi che l’Ente Parco sta realizzando nelle isole dell’Arcipelago Toscano nell’ambito dell’iniziativa ministeriale che promuove, nelle aree protette nazionali, progetti per la sostenibilità ambientale e per la lotta contro gli effetti dei cambiamenti climatici.
Si chiude con il botto il 2023 per il Parco Nazionale. Dopo le risorse concesse a favore di interventi proposti dai Comuni nell’ambito del bando “Siti UNESCO per il Clima”, l’Ente Parco ha fatto nuovamente il pieno acquisendo, per la seconda tornata consecutiva, importanti risorse che saranno destinate alle scuole che gravitano nel territorio del Parco Nazionale e della Riserva della Biosfera Isole di Toscana.
La Direzione Generale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha infatti comunicato che la candidatura avanzata nello scorso ottobre con riferimento al bando “Siti naturali UNESCO e ZEA per l’educazione ambientale 2023” è stata ritenuta completamente ammissibile e che con il decreto n. 556 del 12.12.2023 è stata assegnata all’Ente Parco la cifra complessiva di 156.128,49 euro. Con il bando erano stati definiti i criteri e le modalità di riparto del fondo per la realizzazione di progetti pilota di educazione ambientale destinati a studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado site nei Comuni che ricadono nei Parchi Nazionali e nelle Riserve della Biosfera MAB-UNESCO.
È arrivata subito prima di Natale la buona notizia con la quale il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha comunicato di aver riconosciuto come ammissibili al finanziamento i progetti che erano stati presentati alla fine di settembre nell’ambito del bando destinato ai Comuni che fanno parte delle Riserve della Biosfera in Italia e nel caso specifico della Riserva della
Il Progetto del Parco Nazionale per la messa in sicurezza del Fosso di Pomonte
Ai blocchi di partenza la progettazione per riqualificare il fosso di Pomonte. Di questo si è discusso nel pomeriggio di mercoledì scorso, 20 dicembre, durante l’incontro con la cittadinanza organizzato nell’omonima frazione alla presenza degli Amministratori del Comune e del Parco, nonché dei tecnici impegnati in questa nuova iniziativa. Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano ed il Comune di Marciana hanno confermato l’ennesima forte collaborazione finalizzata alla riqualificazione del territorio e, nel caso specifico, hanno illustrato gli interventi che verranno realizzati con i finanziamenti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dedicati a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, che l’Ente Parco è stato in grado di intercettare attraverso un bando destinato ai Parchi Nazionali. Dopo gli interventi dedicati al recupero dei castagneti marcianesi, questa nuova progettualità – per un importo complessivo lordo pari a 921.100 € – ha come obiettivo il ripristino della funzionalità ecologica di un tratto del fosso di Pomonte posto nelle vicinanze dell’abitato, allo scopo di ridurre il rischio idraulico del bacino idrografico, particolarmente vulnerabile. Sulla base delle linee tecniche impostate e illustrate dal progettista Maurizio Bacci, la sistemazione dell’alveo avverrà utilizzando tecniche di ingegneria naturalistica, a minor impatto paesaggistico e ambientale, utili a favorire il riequilibro idrogeologico e a creare una maggiore variabilità morfologica, a sostegno della rinaturalizzazione del corso d’acqua.
Il Parco Nazionale si racconta – il 20 dicembre Giornata della Trasparenza all’Enfola
Come di consueto, in occasione della "Giornata della Trasparenza" il Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha presentato i più importanti risultati conseguiti nel corso del 2023 e anticipato quelli che saranno gli impegni per il 2024.n Con un bilancio di 18 milioni di euro, l'Ente Parco conferma gli sforzi nel campo della tutela della biodiversità e della lotta alle specie aliene, ma ribadisce il proprio ruolo nelle attività legate al turismo sostenibile, all’educazione ambientale, nonché alla divulgazione e alla ricerca scientifica.
Gli importanti finanziamenti acquisiti attraverso sia diversi bandi europei e nazionali, sia nell’ambito dei fondi per il clima concessi dal Ministero dell’Ambiente per azioni di contrasto ai cambiamenti climatici, hanno supportato e ancora sosterranno progetti pluriennali, molti dei quali a favore dei Comuni del Parco. L'Ente continua la positiva collaborazione con numerosi stakeholder per valorizzare le isole e consolida la gestione dei diversi presidi territoriali per promuovere una fruizione sostenibile e consapevole dell’Arcipelago Toscano. L'attenzione per i sentieri tematici e la segnaletica dei percorsi evidenzia l'impegno costante nella gestione della vasta rete escursionistica nelle sette isole toscane.
Si avvisano i cittadini che l’Albo pretorio online e la sezione amministrazione Trasparente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano non sono accessibili temporaneamente a causa di un attacco informatico che ha colpito il service provider italiano, WestPole, che ospita i servizi di PA Digitale e i portali Cloud Urbi, fornitore del Parco e di tantissime amministrazioni pubbliche. Il portale Cloud Urbi, contiene le informazioni di amministrazione trasparente, l'albo pretorio, gli atti, le fatture e il sistema contabile che sono offline dall’8 dicembre. Siamo in attesa che il servizio sia riattivato .
Nel frattempo in via di emergenza pubblichiamo una pagina sostitutiva dell’Albo Pretorio qui
Tre fotografi alla ricerca della foca monaca nel Mar Mediterraneo
Giovedì 14 dicembre al Museo di storia naturale della Maremma la presentazione del libro fotografico “Out of the blue” di Marco Colombo, Bruno D'Amicis e Ugo Mellone
Tre fotografi alla ricerca della foca monaca del Mar Mediterraneo: giovedì 14 dicembre al Museo di storia naturale della Maremma gestito da Fondazione Grosseto Cultura la presentazione del libro fotografico “Out of the blue” di Marco Colombo, Bruno D'Amicis e Ugo Mellone. L’evento, promosso in collaborazione con il Parco Nazionale Arcipelago Toscano, è in programma alle ore 17 ed è ad ingresso gratuito.
Concluse le azioni di eradicazione del muflone all’Isola del Giglio
Sammuri ringrazia tutti coloro che hanno sostenuto le azioni del progetto LIFE LETSGO Giglio
A due anni di distanza dall’accordo sottoscritto con LAV e WWF il progetto LIFE LETSGO Giglio per la parte che riguarda l’eradicazione del muflone è da considerarsi concluso, anche se tutte le altre azioni continueranno fino alla scadenza definitiva del progetto LIFE, il 31.12.2024. Infatti, non dovrebbero essere più presenti esemplari di muflone sull’isola, anche se, il protocollo prevede che, per averne l’assoluta certezza e per certificarla, il monitoraggio dovrà proseguire con sopralluoghi periodici per tutto il 2024, più o meno la stessa procedura che è stata utilizzata per
Gli insetti sono gli animali più numerosi sul nostro pianeta e ogni anno vengono descritte centinaia di nuove specie, ma non tutti sono ugualmente studiati. Gli Embiotteri, ad esempio, sono tra quelli meno conosciuti, soprattutto nell’area mediterranea e persino molti entomologi (gli studiosi di insetti) non ne hanno mai visto uno. Il motivo sta soprattutto nella loro peculiare biologia:
D. Sammuri, ci risiamo, è ripartita la polemica sui mufloni del Giglio e alcuni animalisti hanno chiesto addirittura le sue dimissioni
R. Innanzi tutto sarebbe ora di non chiamarli più “mufloni del Giglio” ma “mufloni portati al Giglio”; comunque, quando si ricopre una carica pubblica si deve accettare che chi non condivide alcune scelte esprima la sue opinioni anche in maniera netta, siamo in democrazia.
D. Questa sua affermazione ecumenica, contrasta però con il fatto, che, proprio per la questione dei mufloni del Giglio, ha denunciato due animalisti che sono stati rinviati a giudizio.