Isola del Giglio

Isola del Giglio

L’inquadramento geografico

E’ la seconda in ordine di grandezza nell’Arcipelago dopo l’Elba, con una superficie di 21,2 kmq. Tra le isole meridionali della Toscana, l’isola del Giglio si trova a circa 15 km ad Ovest del Monte Argentario, a 14 km dall’isola di Giannutri e a 43 km dall’isola di Montecristo. Interamente costituita di granito, eccetto il piccolo Promontorio del Franco caratterizzato da rocce sedimentarie e metamorfiche, l’isola è prettamente montuosa, esistono tuttavia alcune spiagge in corrispondenza delle baie; presenta la costa orientale meno ripida di quella occidentale in cui scarpate e alte pareti verticali a picco si gettano in mare. Caratteristiche del paesaggio sono le formazioni granitiche, lisce e piatte, che appaiono qua e là tra la vegetazione, tanto nell’interno che lungo la costa. Da nord ovest a sud est si sviluppa una dorsale montuosa che ha la quota massima nel Poggio della Pagana (496 s.l.m.). La parte sud-occidentale dell’isola è compresa nel perimetro del Parco Nazionale.

 

La natura

Le rocce sono prevalentemente granitiche a causa di un plutone magmatico originatosi circa cinque milioni di anni fa, mentre un frammento con ben più antiche rocce sedimentarie e metamorfiche coincide col promontorio del Franco sul versante occidentale gigliese: è qui che si trovano i filoni di minerali ferriferi in passato oggetto di attività estrattiva. La flora isolana è rappresentata dalla tipica macchia mediterranea che oggi va ricoprendo gli antichi terrazzamenti già coltivati a vigna. Il profumo del rosmarino, del mirto e dell’elicriso accompagnano i frequentatori dei numerosi sentieri nello spettacolo della fioritura primaverile delle ginestre e dei cisti. La lecceta e la macchia alta con prevalenza di erica e corbezzoli si sviluppano nelle zone più fresche ed umide. Nella parte sud-occidentale, a causa dell’aridità, è prevalente la macchia bassa con cisto e lentisco o la gariga ricca di elicriso. La fauna terrestre non ha vistose presenze: piccoli roditori, il coniglio selvatico ed il muflone introdotto negli anni Ottanta, tra i rettili non vi sono le vipere. Importante la presenza del Discoglosso sardo, timido e raro anfibio appartenente al gruppo sardo-corso, che vive solamente qui, a Montecristo e in Sardegna. Più ricca è l’avifauna, rappresentata da numerose specie stanziali come il raro gabbiano Corso simbolo del Parco, e da specie migratrici che trovano al Giglio e nelle altre isole dell’Arcipelago un punto di sosta e ristoro durante il lungo volo. Qui è infatti possibile vedere in primavera i rapaci che utilizzano le correnti termiche dell’isola per risalire verso l’alto e planare poi senza fatica verso nord, oppure centinaia di piccoli passeriformi nutrirsi dei frutti primaverili o autunnali per riacquistare le forze necessarie ad affrontare il volo di migliaia di chilometri che li attende, prima di raggiungere la meta. Il mare qui è famoso per le acque cristalline ricche di vita. Preziose praterie di Posidonia oceanica circondano l’sola, arrivando fino a profondità inusuali, segnale della limpidezza e dalla salute del litorale: è facile vedere tra le foglie l’ormai raro cavalluccio marino. Centinaia di subacquei esplorano le acque per godere delle pareti verticali coperte di spugne azzurre, gorgonie rosse e gialle, intorno alle quali si sviluppa una vita ricca di pesci e colori. In primavera ed autunno passano le balene che migrano verso il Mar Ligure ricco di cibo, oppure i delfini che seguono i banchi di sardine. Ci troviamo infatti all’interno del Santuario dei Cetacei istituito nel 1999, un’area di circa 100.000 Km2 compresa tra Francia, Sardegna e Toscana. Per approfondimenti è possibile consultare il Piano di gestione della ZSC/ZPS Isola del Giglio.

ISOLA DEL GIGLIO - LE CANNELLE Isola del Giglio
ISOLA DEL GIGLIO – LE CANNELLE Isola del Giglio

La storia

L’isola del Giglio è inclusa nella provincia di Grosseto e costituisce comune a sè insieme a Giannutri, con una popolazione di circa 1550 abitanti distribuita nei tre piccoli centri abitati: Giglio Castello, l’antico abitato medioevale sede del Municipio, dedalo di ripidi vicoli racchiusi da mura che culmina coll’imponente Rocca Pisana; Giglio Porto, l’approdo isolano, dove si trovano sepolte dalle abitazioni costruite nei secoli successivi le ultime vestigia della villa romana appartenuta alla famiglia degli Enobarbi; la frazione di Campese che si affaccia ad ovest sulla più grande spiaggia dell’isola e che trae origine dall’insediamento minerario per l’estrazione della pirite sfruttato fin dalla preistoria e chiuso nel 1964.

 

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Ultimo aggiornamento

11 Agosto 2025, 11:31