Riaperte le escursioni al Castello del Volterraio. Il giorno 25 febbraio il Presidente Sammuri e il Direttore Zanichelli hanno mostrato alla stampa e alle autorità lo stato dell'arte dei lavori alla struttura del Castello di proprietà del Parco.
Stanno avendo successo le iniziative Inverno nel Parco a Forte inglese. La sede del Forte pur essendo un po’ fuori dal centro attira molte persone e si anima durante i piovosi pomeriggi invernali. Dopo la bella affluenza con un pubblico attento e interessato di sabato scorso per la degustazione di miele, sabato 20 febbraio parleremo di “Grani e Pani”, un tema e che risveglia ricordi d’infanzia o induce a sperimentare il piacere di farsi il pane in casa.
Vi aspettiamo al FORTE INGLESE Sabato 13 febbraio alle ore 16,00
TUTTO DIPENDE DALLE API
Degustazione guidata di miele e prodotti dell'alveare, con Duccio Pradella, apicoltore e presidente Arpat (Associazione produttori apistici toscani, Francesca Giudici, biologa e apicoltrice, Flavio Rocchi, apicoltore. Evento promosso da Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Comune di Portoferraio, Consorzio Elba Taste e organizzato da Info Park.
Ingresso gratuito.
Info e prenotazioni @ InfoPark tel. 0565-908231 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano, in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha promosso un progetto per la tutela della Lepre italica (Lepus corsicanus) che rientra all’interno di un ampio programma di conservazione, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e al quale hanno aderito altre aree protette.
Il progetto prevede un intervento sperimentale di reintroduzione con l’obiettivo di salvaguardare questa specie endemica, non più presente all’Elba dagli anni ’30 del secolo scorso e considerata minacciata a livello “critico” secondo le recenti classificazioni IUCN.
Lo scopo di questa operazione è creare una popolazione stabile di Lepre italica all’Isola d’Elba, ampliare le conoscenze su questa specie per favorire in futuro ulteriori interventi di reintroduzione in altri ambiti.
E’ importante che l’opinione pubblica possa condividere con noi opinioni e tecniche per la conservazione delle specie autoctone; per saperne di più contatta ceci all’indirizzo e-mail "parco chiocciola islepark.it"
Il valore del Parco per la salvaguardia, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio naturalistico e ambientale.
Mercoledì 1 luglio, ore 17.30 presso la sede del Parco, Località Enfola Portoferraio, Isola d’Elba
Il primo Bilancio di Sostenibilità del Parco Nazionale Arcipelago Toscano è giunto al traguardo. Con la pubblicazione del documento si mette a disposizione della Comunità, di chi ci vive, ci lavora e lo visita uno strumento di conoscenza e di trasparenza sul ruolo del Parco, le sue caratteristiche distintive, il suo funzionamento, l’impiego delle risorse, i risultati e gli effetti prodotti dalle attività svolte.
Grande affluenza all’incontro preliminare per l’avvio della Carta Europea del Turismo sostenibile (CETS) del Parco nazionale Arcipelago Toscano, tenutosi il 13 gennaio nella sede del Parco all’Enfola a Portoferraio. Anche il giorno successivo all’isola del Giglio è stata registrata partecipazione e interesse.
Gli obiettivi strategici della Carta, lo ricordiamo, sono di migliorare lo sviluppo sostenibile e la gestione di un turismo nelle aree protette che tenga conto delle necessità dell’ambiente, delle comunità locali, delle attività imprenditoriali locali e dei flussi di visitatori, oltre ad accrescere la conoscenza ed il sostegno alle Aree Protette d’Europa.
Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha acquistato l'ultimo sistema dunale dell'Arcipelago Toscano: le Dune di Lacona, nel Comune di Capoliveri, per un importo di € 1.615.000. L'operazione, oltre ad aver salvato dall'abbandono un'area di grande valore ambientale, ha consentito di impiegare parte del finanziamento ministeriale che era stato vincolato all'acquisto della ex Caserma della Guardia di Finanza “Teseo Tesei” a Portoferraio, che altrimenti sarebbe sparito dal Bilancio del Parco.
CAMPO RAPACI ELBA 2014: duemila rapaci transitati sull’Isola d’Elba
Più di mille falchi di palude e oltre seicento falchi pecchiaioli, poi falchi pescatori, cicogne nere e tantissimi sparvieri.
Nonostante la chiusura anticipata determinata da motivi tecnici, il Campo Rapaci Elba 2014 organizzato dal Centro Ornitologico Toscano con la collaborazione del Parco Nazionale si è concluso con un bilancio entusiasmante.
Sono stati sfiorati i 2100 rapaci, appartenenti a tredici specie, con oltre mille falchi pescatori contati, più di seicento falchi pecchiaioli, trentaquattro falchi pescatori e quasi duecento sparvieri.
Anche quest’anno a Montecristo centinaia di giovani berte hanno lasciato l’Isola, confermando la tendenza della passata stagione. Il successo riproduttivo è al momento stabile, intorno a 0,9 giovani per coppia, ed è molto elevato per la specie; la berta infatti depone un unico uovo e si prende cura di un solo pulcino, quindi significa che il 90 % delle coppie porta a termine la propria covata. L’eliminazione del ratto nero effettuata nel 2012 ha avuto un riscontro molto positivo, che speriamo possa in futuro condurre ad un incremento sostanziale delle popolazione di questo uccello marino. Gli indizi sono molteplici: cavità prima vuote adesso occupate dagli individui in cova, la presenza di “prospectors”, soggetti in esplorazione, in molte zone dell’Isola.
E' stato inaugurato il campo boe di Pianosa con i diving le autorità e le forze dell’ordine. Dopo un lungo e complicato iter, iniziato diversi anni fa, il Parco aprirà ai diving la fruizione subacquea contingentata per la scoperta dei fondali più belli dell’area protetta dell’isola di Pianosa. Questo risultato è il frutto di una proficua collaborazione tra istituzioni, forze dell'ordine e operatori del settore.
I magnifici fondali proibiti saranno finalmente visibili a subacquei esperti e a piccoli gruppi accompagnati da guide ambientali subacquee. Si tratta di una fruizione sperimentale, che è stata preceduta da un monitoraggio scientifico, sono stati definiti i percorsi di immersione e le regole di accesso. Chi vuole fare le immersioni a Pianosa dovrà contattare un diving autorizzato.