Perché dobbiamo preoccuparcene?
Le specie aliene invasive sono in forte aumento in tutto il mondo come effetto collaterale della globalizzazione. Gli studiosi ritengono che in diversi casi anche i recenti cambiamenti climatici agiscono come fattore di incremento dell’invasività di queste specie. Le specie aliene invasive determinano un forte impatto per l'economia, l'ambiente e la società.
Per comprendere meglio la dimensione del problema, basti pensare che in Europa le specie aliene di flora e fauna sono circa 10.000.
Solo in Italia le specie aliene di flora sono oltre 1.000, di cui circa la metà risulta ormai naturalizzata nel nostro Paese e un terzo di queste risulta invasiva in quanto capaci di diffondersi rapidamente. Le specie di antica introduzione (archeofite) sono appena un centinaio mentre la quasi totalità delle specie aliene di flora sono giunte in Italia dopo la scoperta delle Americhe (neofite).
Tra i mammiferi terrestri europei il 20% è da considerare introdotto dall’uomo e quindi estraneo alla fauna originaria. Attualmente il tasso di introduzione è di una nuova specie all’anno (rispetto ad un tasso di 0.03 specie/anno registrato prima del 1800). L’Italia è uno dei paesi europei maggiormente interessati dalle introduzioni di mammiferi alieni. Ad oggi, nella nostra penisola, vi sono 14 specie introdotte e di queste 7 risultano ormai naturalizzate.
Tra gli insetti il dato è ancora più preoccupante, se si considera che sono oltre 700 le specie aliene presenti nel nostro Paese. Di queste, circa una trentina sono considerate invasive, creando forte preoccupazione a causa dei fortissimi impatti che determinano sia negli ambienti agricoli che sugli ecosistemi naturali. Inoltre alcune di queste specie causano impatti sociali enormi; basti pensare alla diffusione della zanzara tigre (Aedes albopictus).
Vai alla lista delle specie “più pericolose” per saperne di più e imparare a riconoscere le specie.