Il percorso ad anello inizia dal paese di Capraia, sale sul crinale montuoso passando da Lo Stagnone e dal Monte Le Penne e ritorna, dopo aver attraversato l'ex zona carceraria, al centro abitato. Si parte da Piazza Milano, dove, passando a lato della Chiesa di San Nicola, si imbocca il sentiero n. 406. La strada in cemento, rettilinea ed in leggera salita diviene, dopo circa 700 m, sterrata ed attraversa aree aperte, particolarmente interessanti per la fioritura primaverile di rare orchidee. Intorno quota 100 m, prima di addentrarsi nella bassa macchia mediterranea, si incontrano a breve distanza uno dall’altro due bivi. Dalla strada principale si staccano infatti prima, sulla sinistra, il sentiero n. 410 per cala dello Zurletto e poi, sulla destra, il sentiero n. 406 A per il percorso botanico. Dal sentiero n. 406 A, poco dopo il bivio, si diparte inoltre il sentiero n. 414 che punta dritto sulla massima pendenza Lo Stagnone. Rispetto al nostro percorso questo tracciato consente di arrivare più rapidamente a Lo Stagnone anche se con maggiore fatica. La via segue il Vado del Porto, l'ampia vallata centrale dell’isola, incisa da un piccolo ruscello temporaneo, segnato in estate sul fondo da un nastro rosa di oleandri spontanei. "Vado" è il termine con il quale vengono denominati localmente i torrenti delle valli principali. Proseguiamo dunque sul tracciato storico. Il sentiero n. 406 termina dopo poche centinaia di metri, in Località il Piano, in corrispondenza di un bivio, dove si origina sulla destra il sentiero n. 405 che imboccheremo e sulla sinistra il sentiero n. 409 che conduce alla Pieve di Santo Stefano e poi alla Cala del Ceppo. Poco prima del bivio un breve sentiero sulla destra, percorribile in 5 minuti, si inoltra nella vegetazione e consente di osservare una decina di interessanti manufatti. Si tratta dei palmenti delle Tigghielle, vasche scavate nella roccia utilizzate per la produzione del vino probabilmente almeno fin da XVI secolo. La mulattiera lastricata prosegue in salita facendosi piuttosto ripida fino a quando, in località Gli Stagnoli spiana nuovamente. Nel tratto pianeggiante occorre fare attenzione al bivio con il sentiero n. 402 che imbocchiamo in salita a destra dirigendosi verso nord, dopo pochi minuti di cammino inizia la discesa che raggiunge la sella tra il Monte Cancelle e il Monte Forcone, nota appunto come "Sella dell'Acciatore". Qui troviamo una tipica steppa ad asfodeli che si apre ad anfiteatro verso il mare. Si tratta dell'unica associazione vegetale che resiste ai forti venti occidentali che s'incanalano in questa gola. Imbocchiamo a sinistra il breve sentiero n. 402A per affacciarci sulla falesia a picco e godere del panorama sulla Corsica. Tornati sui nostri passi e ripreso il tracciato principale, si sale di nuovo giungendo ad un' ampia zona leggermente depressa, dove il ristagno d'acqua favorisce lo sviluppo di pratelli umidi e quindi, dopo poco, si giunge al laghetto naturale chiamato Lo Stagnone, un habitat di fondamentale importanza per la sosta dei migratori che giungono dall'Africa a primavera. Il laghetto è stato oggetto qualche anno fa di un impegnativo progetto di rinaturalizzazione delle sponde tramite eradicazione di specie vegetali palustri invasive non originarie dell’isola, minaccia per la conservazione di questo prezioso habitat. Si riprende il cammino costeggiando la riva orientale de Lo Stagnone. Il sentiero passa a mezza costa del Monte Forcone e si dirige verso il Monte Le Penne che si eleva in lontananza di fronte a noi con meravigliosi panorami sul mare. In breve tempo, avvolti da un aroma intenso di rosmarino, si guadagna la terrazza panoramica che, appena fuori sentiero, si apre sotto le creste rocciose del Monte Le Penne (419 m s.l.m.). La sosta è d’obbligo per ammirare il vasto e mozzafiato panorama sulla costa dell’isola, sul mare, sulle isole attorno. Si ritorna quindi sul sentiero n. 402 dove, in corrispondenza di uno scollo, è possibile una deviazione sul sentiero n. 415 A che raggiunge la cima del Monte Castello e si ricollega di nuovo, con un breve tratto del sentiero n. 415, al nostro percorso sul sentiero n. 402. Il tracciato scende fino a superare l’antico muro che segnava il confine della Colonia Penale Agricola ed innestarsi nella strada sterrata di servizio alla località Lavanderia Vecchia. La strada sterrata, ora pianeggiante, raggiunge la località Ovile, una delle diramazioni della Ex Colonia penale Agricola, da dove con ampi tornanti, comincia a scendere attraversando la diramazione Portovecchio e la diramazione Aghiale. Superato l’arco che ci consente si uscire ‘ufficialmente’ dalla ex area detentiva, la strada prosegue fino a raggiungere il porto presso la Chiesa di Santa Maria Assunta, dalla quale in pochi minuti si ritorna al paese.