Le regole di fruizione

All’Isola di Capraia il Parco Nazionale si estende a terra sul 77% del territorio pari a 15,3 kmq e a mare su una superficie complessiva di 168,4 kmq. Sono escluse la zona del porto, del paese e le aree limitrofe.
Le attività consentite nel Parco dipendono dalla zona in cui vengono esercitate. Sono state individuate zone A, B, C, D. Per approfondimenti si può consultare il Piano del Parco.
La Comunità Europea ha inserito tutta l’isola, sia la parte terrestre che marina, nella rete di siti di importanza naturalistica denominata Rete Natura 2000 classificati come Zona Speciale di Conservazione (ZSC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS). Per approfondimenti si può consultare il Piano di Gestione.
Le acque protette sono suddivise in zone che si differenziano per il tipo di fruizione consentita.
Con il Piano del Parco sono state individuate le attività consentite ed in particolare è stata approvata la carta delle zonazione a mare.
Nel giugno 2020, a seguito del riscontro della frequentazione della foca monaca in una grotta, è stato interdetto l’accesso alla zona con ordinanza del Presidente del Parco Nazionale.
A seguito di tale ordinanza nel dicembre 2020 è stato stipulato un accordo tra il Parco Nazionale, i pescatori professionisti locali ed il Comune di Capraia. In questa immagine sono riepilogate le attività consentite nelle diverse zone.
La pesca sportiva e professionale può essere esercitata da cittadini che possiedono i requisiti richiesti solamente in specifiche zone e con alcuni attrezzi da pesca previa autorizzazione del Parco Nazionale a seguito di richiesta da compilarsi su apposita modulistica.
Ultimo aggiornamento
20 Agosto 2025, 10:23