Isola d’Elba

Isola d’Elba

L’inquadramento geografico

E’ la terza isola italiana per estensione (223,5 kmq), con sviluppo massimo E-O (tra Punta Nera e Capo Pero) di 27 km e N-S (tra Capo Vita e Punta dei Ripalti) di 18 km. Dista circa 10 km dalla costa continentale. Tra le isole dell’Arcipelago Toscano è quella che presenta la maggiore complessità geomorfologica. E’ suddivisibile in 3 parti ben distinte: occidentale, centrale e orientale unite da 2 aree pianeggianti che si sviluppano su un asse N-S. Ad ovest quella di Campo e ad est quella che unisce i golfi di Portoferraio e Golfo Stella. La parte orientale è costituita da due catene montuose separate a loro volta dalla piana di Mola: il rilievo nord-orientale che culmina con la vetta di Cima Del Monte (516 m) e quello sud-orientale con il Monte Calamita (413 m). La parte centrale presenta rilievi dolci con forme arrotondate, mentre quella occidentale è dominata dal massiccio granitico del Monte Capanne (1019 m), la più alta cima dell’Arcipelago Toscano. L’isola ha una forma vagamente triangolare, piuttosto articolata a causa della linea costiera caratterizzata da numerosi golfi e promontori che frastagliano il perimetro insulare.

Punto di interesse 6 E

La natura

Le vicende geologiche che hanno dato origine all’Arcipelago Toscano sono complesse come testimoniano le 9 unità tettoniche presenti all’Elba che hanno determinato una diversità mineralogica unica a livello mondiale. Ne consegue anche la diversità degli habitat tra cui alcuni di interesse naturalistico come la zona umida di Mola e le dune di Lacona. La vegetazione più diffusa è la profumata e colorata macchia mediterranea che si differenzia nelle varie zone per la predominanza delle diverse specie. Questa associazione vegetale, che si evolve nel tempo in boschi di leccio, tipica specie del bacino del Mediterraneo, ha riconolizzato da alcuni decenni terreni che un tempo erano coltivati a vigneto. Fanno eccezione i versanti settentrionali del massiccio del Monte Capanne dove sono presenti alcuni castagneti. Si possono ammirare diversi endemismi elbani come Centaurea ilvensis, Crocus ilvensis o Limonium ilvae. Alla varietà degli habitat corrisponde una varietà dei popolamenti animali. Tra gli invertebrati vi sono diverse specie endemiche tra cui alcune farfalle. Tra gli anfibi sono presenti 4 specie tra cui interessanti la Raganella tirrenica, endemismo sardo-corso e il rospo smeraldino. 12 le specie di rettili tra cui il tarantolino, unica specie di interesse comunitario, il geco verrucoso e comune e la vipera comune. Importante anche l’avifauna sia quella che fa tappa durante la migrazione, in particolare rapaci tra cui lo sparviere e il falco pecchiaiolo e di palude, sia quella nidificante. Tra questa diverse specie di interesse conservazionistico vi sono diversi passeriformi come il passero d’italia, il cardellino, il verzellino, la magnanina sarda, la sterpazzola di sardegna, il succiacapre, l’averla piccola, il passero solitario, il venturone corso e le tre specie italiane di rondone (comune, maggiore e pallido). E’ presente anche la pernice rossa con una popolazione ormai ibridata con la coturnice orientale. Alcune centinaia di coppie di gabbiani reali nidificano sull’isola entrando in competizione con il raro gabbiano corso (simbolo del Parco Nazionale) che non nidifica all’Elba dal 2013 ma si può osservare di passaggio lungo la costa dove è invece comune il marangone dal ciuffo. Tra i mammiferi importante la presenza di diverse specie di pipistrelli. Unico carnivoro, non raro ma elusivo, è la martora. Tra le specie problematiche importate dall’uomo da segnalare l’abbondante popolazione del cinghiale diffuso su tutta l’isola e del muflone concentrato nel versante occidentale.

Per approfondimenti è possibile consultare il Piano di gestione della ZSC/ZPS Monte Capane e Enfola, il Piano di gestione della ZPS Elba orientale ed il Piano del Parco.

La storia

La presenza umana all’Isola d’Elba risale al paleolitico, successivamente l’isola è stata  colonizzata dagli Etruschi e poi dai Romani per lo sfruttamento delle miniere di ferro e come luogo di villeggiatura come testimoniano i ruderi delle ville patrizie costruite in posizioni panoramiche. Le fortificazioni presenti in tutta l’isola testimoniano la storia di dominazioni  da parte dei Medici e degli Spagnoli, culminate con l’arrivo di Napoleone nel 1814. Vivono all’Isola d’Elba circa 31.000 residenti distribuiti in sette comuni: Campo nell’Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio. Gli abitanti dell’isola, nel corso dei secoli, piuttosto che alla pesca si sono dedicati all’agricoltura ed allo sfruttamento minerario. Quest’ultimo è proseguito fino al secolo scorso lasciando una visibile impronta sull’economia e sul paesaggio.

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Ultimo aggiornamento

21 Luglio 2025, 14:51