Villa Romana e mosaico del labirinto nel criptoportico (Isola di Giannutri)
All’Isola di Giannutri, tra scogliere rocciose e sentieri profumati dalla macchia mediterranea, si possono ammirare i resti di una Villa Romana. In epoca romana Giannutri, come altre isole dell’Arcipelago Toscano tra cui il Giglio, fece parte dei possedimenti della potente famiglia dei Domizi Enobarbi. Importante esponente dell’oligarchia legata ai traffici commerciali, la Gens Domitia, di cui Nerone fu un discendente, costruì nel I secolo d.C. a Giannutri un notevole complesso residenziale e uno scalo marittimo: un vero e proprio quartier generale per la sosta dei velieri e per l’otium. Tracce dell’antico porto romano sono evidenti a Cala dello Spalmatoio, mentre i resti di una sontuosa villa si trovano sulla panoramica Punta Scaletta, nei pressi di Cala Maestra. Il complesso degli edifici che componevano la villa si dividevano in cinque gruppi: il primo su Cala Maestra, costituito da opere portuali e una grande cisterna per l’acqua tuttora in uso, composta da vani comunicanti con un sistema di regolazione del livello del liquido. Il secondo gruppo era formato da magazzini e dimore per i servi. Un terzo complesso di edifici era composto da abitazioni signorili e terme, con pareti dipinte e pavimenti di mosaico. Il quarto gruppo consisteva in abitazioni per la servitù, mentre il quinto era dato dal belvedere della villa che dominava dall’alto tutte le altre costruzioni. Sulla terrazza sorgeva una costruzione con colonne di granito locale, capitelli corinzi e basi di marmo.La villa fu abitata fino alla fine del III secolo quando, abbandonata dai proprietari, cadde lentamente in rovina. I resti attuali furono riportati alla luce nel corso di una campagna archeologica condotta alla fine del 1800.
Per visitare la Villa Romana di Giannutri vengono effettuate visite guidate che possono essere prenotate online.
Nei pressi della Villa Romana, dal giugno 2023, l’Isola di Giannutri offre un nuovo prezioso gioiello da visitare: il “Mosaico del Labirinto”. Le sue tessere bianche e nere hanno ritrovato il loro antico splendore dopo un complesso restauro. Ora campeggia al centro del labirinto il mito greco di Teseo che uccide il Minotauro e di Arianna che attende il suo eroe impugnando il famoso gomitolo di filo. La posizione attuale del reperto non è quella del primo rinvenimento, davanti all’ingresso della villa ma, per ragioni di conservazione, il mosaico è stato ricollocato all’interno di un suggestivo ambiente chiuso, anch’esso di origine romana, il cosiddetto “criptoportico” Un’opera di recupero importante e delicata durata alcune decine di anni. E’ possibile visitare il Mosaico del Labirinto al costo di 5 €, rivolgendosi alle Guide Parco, presenti sulle imbarcazioni e sull’isola. Informazioni presso Info Park Portoferraio, 0565 908231 e Info Park Giglio, 0564 809400. Il biglietto di ingresso aiuta a finanziarne la manutenzione e la cura dell’area archeologica.
Ultimo aggiornamento
10 Agosto 2025, 21:48