Il Capo della Protezione Civile nazionale interviene al Convegno sulle tecnologie per la sicurezza della navigazione. Promosso il progetto Argomarine
Isola d’Elba, Portoferraio. Il Convegno alla De Laugier di mercoledi 21 novembre su le “Nuove Strategie e tecnologie per la sicurezza della navigazione nel mar Mediterraneo” ha riunito di nuovo, in un evento fortunatamente non drammatico, gli attori principali dell’emergenza di circa un anno fa all’Isola del Giglio per il naufragio della Costa Concordia: il Capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, l’Ammiraglio Capo della Direzione Marittima di Livorno Ilarione dell’Anna, Massimo Avancini del Ministero dell’Ambiente e Giampiero Sammuri prima ancora che presidente del Parco, Dirigente del settore Ambiente della Provincia di Grosseto. Gli stessi che hanno evitato, dopo la perdita di vite umane, un immane disastro del mare all’Isola del Giglio.
Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, coordinatore del progetto ARGOMARINE (Automatic Oil spill Recognition and Geopositioning integrated in a Marine Monitoring Network - www.argomarine.eu) ha organizzato un convegno internazionale sul Monitoraggio e la Sicurezza delle Navigazione nelle Aree Marine Protette nel quale saranno coinvolti Enti, Consorzi di Ricerca e Istituzioni di livello Nazionale ed Europeo. L'evento vedrà la partecipazione di esperti da tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, operativi nel monitoraggio dell'inquinamento da petrolio in mare, oltre a numerosi rappresentanti da Paesi osservatori e da istituzioni attive nel campo.
Si tratta di un tavolo di confronto tecnico-politico di livello europeo sulle nuove strategie e tecnologie per la sicurezza della navigazione nelle aree marine protette nel Mediterraneo, al quale si affiancherà un workshop sulle prospettive della ricerca scientifica e tecnologica applicate alla sicurezza della navigazione.
A Montecristo forse tornerà il Falco pescatore (Pandion haliaetus), maestoso rapace delle falesie mediterranee. E’ ciò che i tecnici del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, del Parco Regionale della Corsica, del Parco Regionale della Maremma e del Corpo Forestale dello Stato, si augurano grazie alla costruzione di quattro nidi artificiali. Da molto tempo la specie non nidifica in Arcipelago Toscano; il declino del rapace in Italia e nel Mediterraneo, si è consumato a inizio del 900’; le ultime coppie scomparvero dalla Sicilia e dalla Sardegna a fine degli anni '60. In Arcipelago e precisamente a Montecristo, le ultime segnalazioni di nidificazione risalgono alla seconda decade del 900'. A volte però sulle nostre Isole è possibile osservare singoli individui di passo e questo lascia sperare in possibili futuri insediamenti.
Attualmente la popolazione mediterranea è stimata in circa 80-90 coppie riproduttive, localizzate per lo più in Corsica, Isole Baleari, Algeria, Marocco. Proprio in Corsica, nella Riserva Naturale della Scandola, sono state messe a punto azioni per la tutela della specie, con la costruzione di grossi nidi artificiali che facilitano il processo di colonizzazione di nuove aree. Recentissima la reintroduzione della specie nel Parco della Maremma e così, più che mai, l’Arcipelago sembra un luogo ideale per accogliere individui provenienti dalle vicina Corsica o dal litorale toscano.
I nidi, realizzati grazie ad un cofinanziamento della Regione Toscana, hanno un diametro di oltre un metro; sono stati intrecciati con rami di erica e posizionati dal personale esperto del Parco Regionale della Corsica in luoghi inaccessibili, falesie di 30-50 metri a strapiombo sul mare. La scelta del luogo è strategica e legata alle abitudini alimentari della specie che si nutre esclusivamente di pesce. Il rapace si riproduce in primavera, deponendo in media tre uova. I giovani si involano a luglio e vengono comunque nutriti dai genitori per un certo periodo. Le coppie sono fedeli ai siti riproduttivi e riutilizzano lo stesso nido, che sistemano di anno in anno accumulando vere e proprie cataste di legname.
Adesso anche Montecristo ha i suoi nidi, uno per ogni punto cardinale; non è possibile sapere se queste prime attività saranno risolutive per il ritorno del rapace; certo è che ricomporre delicati equilibri ecologici, comunque alterati da processi legati alla presenza dell’uomo, rappresenta una delle tante sfide a cui gli Enti per la protezione della natura non possono sottrarsi.
IMPORTANTE INCONTRO NELLA SEDE DEL PARCO ALL’ENFOLA PER PROMUOVERE L’EDUCAZIONE SUL CAMPO
La partecipazione al corso di aggiornamento di domani potrà essere certificata per i docenti che saranno presenti. L’iniziativa è aperta al pubblico e potranno prendere parte anche gli interessati ai temi educativi, le guide, i volontari che hanno a cuore la manutenzione sentieristica, gli appassionati di natura e tutti coloro che desiderassero collaborare nelle attività che verranno svolte nella prossima primavera
Domani 30 ottobre all’Enfola dalle ore 11 in poi, un gruppo di docenti veneti sarà presente presso la sede del Parco per fare un corso di formazione – convegno per ampliare il confronto sul fare scuola sul campo.
Cimentarsi, fare attività di gruppo per apprendere insieme, portare a termine compiti in cui uno studente può far emergere il proprio talento, fare attività fisica, affrontare progetti ricchi di ideali e agire concretamente. Questi sono i punti cardine della esperienza animata dalle SCUOLE OUTDOOR IN RETE. Esperienza partita ormai da diversi anni nel Veneto ed approdata anche all’Arcipelago Toscano dal 2006, con le attività outdoor svolte con grande impegno su Capraia. Nella piccola isola si sono alternati, anno dopo anno, diverse centinaia di studenti veneti che hanno iniziato a sistemare tratti di sentieri. Una esperienza formidabile che ha contagiato le scuole locali che sono entrate a far parte della Rete, unitamente ad altri istituti della Toscana.
Da due anni il gruppo, coordinato dal prof. Pier Paolo Traversari, ha avviato anche un progetto all’Elba, a Pomonte, con la collaborazione del Parco Nazionale e con il sostegno del Comune di Marciana e di numerosi privati che apprezzano l’impegno dei ragazzi e l’iniziativa educativa svolta dai docenti, in particolare l’associazione Costa del Sole e la comunità locale.
Berto, il piccolo di berta maggiore Calonectris diomedea nato circa 3 mesi fa a Pianosa, è ormai pronto per spiccare il volo.
Grazie ad un progetto curato dal Parco nazionale e sostenuto dalla Regione Toscana, in questi mesi è stato possibile osservare il pulcino nel suo nido, dentro una piccola grotta, inquadrata da due webcam fisse, attive 24 ore su 24, che hanno restituito immagini sul comportamento dei due partner impegnati nell’allevamento del piccolo. Cliccando sul sito www.ambientepianosa.it o direttamente dal sito istituzionale dell’Ente Parco www.islepark.it si possono vedere giorno e notte le immagini in diretta. Le telecamere hanno documentato lo sviluppo e l’attività giornaliera dalla schiusa avvenuta lo scorso giugno e lo seguiranno fino al momento dell’involo che è imminente.
Giampiero Sammuri Presidente Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Paolo Galoppini Ministero dell’ Ambiente
Paolo Pacini, Assessore al Turismo della Provincia di Livorno
Interventi:
Paolo Matina, Referente tecnico per la Regione Toscana del Santuario Pelagos "La programmazione e le azioni regionali di monitoraggio e tutela dell' ambiente marino per la conservazione della biodiversità"
Sergio Ventrella, Coordinatore OTC Regione Toscana
“Bandiere e balene: nuovi colori nell'arcipelago”
Sabina Airoldi, Istituto TETHIS Milano
"Il Santuario Pelagos e i cetacei che lo abitano".
Letizia Marsili, Parco-UNISI
“Cetacei indicatori della qualità ambientale”
Cecilia Mancusi, Arpat Toscana
L’attività di recupero cetacei e tartarughe in Toscana: l’ Osservatorio Toscano Cetacei, ARPAT e il Progetto Gionha
Sabato 29 settembre alle 17,30 in Piazza Gloriosa a Giglio Castello, si inaugura l’edizione autunnale del Festival del Camminare nell’Arcipelago Toscano organizzato dal Parco dell’Arcipelago Toscano.
Il primo evento inaugurale sarà dedicato all’isola del Giglio con il saluto del nuovo Presidente del Parco Giampiero Sammuri e del padrone di casa Sindaco Sergio Ortelli. In loro compagnia una visita guidata nel borgo del Castello in uno scenario medioevale che si apre alla vista entrando dalla caratteristica porta ed attraverso gli antichi vicoli ed i camminamenti lungo le mura di cinta, fino a raggiungere la Chiesa di S. Pietro Apostolo che custodisce le reliquie di San Mamiliano e nella parte più alta l’imponente Rocca Pisana del XII sec.
Negli stessi giorni (27-28-29 settembre) sempre al Giglio da non perdere anche la Festa dell'Uva e delle Cantine Aperte. Una occasione per scoprire i prodotti e i piatti della tradizione isolana per le vie e piazzette dell’antico borgo di Giglio Castello, illuminato da migliaia di candele, uno dei 100 borghi medievali più belli d'Italia. Dalle ore 19.00 in poi in otto cantine sarà possibile degustare piatti unici e straordinari nella loro semplicità e gusto, frittate e polenta, coniglio alla bracconiera, pesce, crostini e bruschette, grigliate, salsicce e fagioli, dolci tipici. In ognuna si potrà degustare il celebre vino Ansonaco, realizzato con l’omonimo vitigno autoctono. Ad animare le serate nelle cantine la musica balcanica di Eusebio Martinelli & The Gipsy Abarth Orkestar (giovedì 27) e la musica dixieland della Dixie Band Street Parade (venerdì 28 e sabato 29). Sabato 29 poi anche le note della banda del Giglio “Enea Brizzi”. Ogni serata finirà, poi, in piazza Gloriosa con le note della tradizionale Quadriglia, ballo collettivo che coinvolge ogni volta centinaia di coppie danzanti.
L’iniziativa del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e del Comune di Portoferraio MONTECRISTO L’ISOLA RITROVATA, che consente la visita all’Isola di Montecristo a 100 residenti del Comune di Portoferraio, apre ora ai residenti degli altri Comuni delle isole dell’Arcipelago Toscano di età almeno superiore a 14 annicompiuti, non avendo raggiunto ad oggi il numero massimo di 100. Valgono le stesse modalita’.
Per iscriversi basta scaricare e compilare la domanda di iscrizione, allegare fotocopia di un documento di identità che attesti la sede di residenza e la ricevuta di pagamento della quota di iscrizione e inviare copia firmata via posta elettronica all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o via fax allo 0565-919428 o a mano all’URP del Parco. Le domande incomplete o non conformi saranno considerate nulle. Le richieste saranno accolte in base all’ordine di arrivo fino al raggiungimento del numero massimo fissato.
Sabato 29 settembre si riparte con la edizione autunnale del Festival del Camminare nell’Arcipelago Toscano. Splendide passeggiate, degustazioni, panorami mozzafiato, percorsi nella storia e nell’archeologia mineraria, itinerari profumati e colorati, scuola di erboristeria e molto altro per recuperare benessere dai benefici della natura. Il festival si svolgerà tra il 29 settembre e il 1° novembre. Il primo evento inaugurale sarà dedicato all’isola del Giglio con il saluto del nuovo Presidente del Parco Giampiero Sammuri e del padrone di casa Sindaco Sergio Ortelli. “Voglio partire dal Giglio con un Festa - dice il Presidente Sammuri- per alleggerire e dare ossigeno ad un isola splendida che ha sostenuto un anno difficile”.
In loro compagnia una visita guidata nel borgo del Castello in uno scenario medioevale entrando dalla caratteristica porta ed attraverso gli antichi vicoli ed i camminamenti lungo le mura di cinta, fino a raggiungere la Chiesa di S. Pietro Apostolo che custodisce le reliquie di San Mamiliano e nella parte più alta l’imponente Rocca Pisana del XII sec. Al termine sarà possibile partecipare all’iniziativa “Cantine Aperte” fino alle ore 24,00 negli stessi giorni sempre al Giglio da non perdere anche la Festa dell'Uva e delle Cantine Aperte (27-28-29 settembre) con la degustazione di prodotti tipici e vini locali per le cantine all'interno del borgo di Giglio Castello e con musica itinerante.
E’ in distribuzione da alcuni giorni il secondo “Taccuino Biowatching”, un manuale divulgativo prodotto dal Parco Nazionale dell'Arcipelago toscano per aiutare a riconoscere le piccole piante che si svillupano in riva al mare. Si aggiunge al primo Taccuino dedicato al riconoscimento delle orchidee spontanee. I Taccuini sono reperibili presso le Case del Parco di Marciana e Rio Elba ed è in vendita presso “Il Libraio” di Capoliveri.Due immagini per ogni pianta, una semplice descrizione delle caratteristiche estetiche più importanti e una pratica indicazione grafica del periodo di fioritura permettono agli appassionati di cimentarsi nell’identificazione delle specie più frequenti che si possono osservare in un viaggio ideale lungo le coste delle sette isole dell’Arcipelago Toscano.Nel taccuino sono presentate circa 50 specie che combattono ogni giorno l'arsura del sole e della salsedine e che sono distribuite nei tre ambienti principali: coste rocciose, spiagge sabbiose e zone umide costiere.