Pirite
La pirite, assieme al quarzo, ha costituito, molto probabilmente, il punto di partenza di molte collezioni mineralogiche. La sua grande diffusione, la facilità con cui può essere ritrovata, le forme caratteristiche dei suoi cristalli non possono passare inosservate neppure agli occhi del profano. Le forme più comuni sono rappresentate dal cubo, dagli ottaedri e dai pentagonododecaedri. Ha lucentezza metallica e colore giallo ottone pallido. E’ il solfuro di ferro più diffuso ed abbondante ed è molto importante, dal punto di vista economico, poiché viene sfruttato, da tempo, come materia prima per la preparazione dell’anidride solforosa che a sua volta serve per la fabbricazione dell’acido solforico. Non è, invece, un minerale utile di ferro, mentre è molto adatto a piccoli lavori artigianali, come la produzione di ciondoli o collane. Dall’isola d'Elba, che non ha mai dato produzioni industriali rilevanti di questo minerale, provengono molti dei più bei campioni che adornano i musei di tutto il mondo.
Approfondimento
Formula chimica ---> FeS2
Cubica diacisdodecaedrica della classe paraemiedrica. Assume forma cubica ed a pentagonododecaedro, che viene comunemente detto "piritoedro". Le facce del cubo presentano delle caratteristiche striature e frequenti sono i geminati di compenetrazione che portano alla forma caratteristica della cosiddetta "croce di ferro". Ha riflesso metallico giallo ottone più o meno chiaro, con polvere nera, durezza 6.5, peso specifico 5.01 e colore di sfregamento nero-verdastro o nero-bruniccio. Si altera facilmente in limonite pur conservando la propria forma cristallina.