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Il muflone

Negli ultimi 30 anni, per discutibili esigenze venatorie, su alcune isole dell’Arcipelago toscano come in altri paesi europei, si è proceduto all’introduzione di nuove specie di animali. Così all’Elba, a Capraia e al Giglio dalla metà degli anni settanta si è assistito al diffondersi del muflone (Ovis musimom). Questo bellissimo mammifero selvatico, appartenente agli ungulati ruminanti, è originario della Sardegna e della Corsica, dove non sappiamo se sia arrivato durante il periodo delle glaciazioni, quando il livello del mare era più basso di quello attuale, oppure portato circa 10.000 anni fa dall’uomo primitivo. Si è ben adattato anche sui rilievi montuosi delle isole dell’Arcipelago, dove è possibile vederlo pascolare, anche in branchi abbastanza numerosi. In genere predilige zone dove a macchie fitte si alternano ampi spazi aperti e pendii sassosi e rocciosi in cui è possibile appostarsi e controllare il territorio. Si trova poco a suo agio su terreni sabbiosi dove le unghie possono ipersvilupparsi e creare grossi fastidi. Il branco, solitamente costituito da una ventina di esemplari misti, è guidato da una femmina adulta, che al minimo pericolo emette un suono di allarme molto simile ad un fischio, che mette in fuga tutto il branco verso zone più sicure. Altri segnali acustici sono il belato, emesso da femmine e piccoli, o un abbaio smorzato quale suono di eccitazione e sospetto.

Un altro caratteristico rumore, che può svelare la presenza di questi animali, è il sordo tonfo provocato dallo scontro frontale dei maschi nella definizione dei ranghi o nella lotta per le femmine. Morfologicamente simile alle pecore comuni, si differenzia da queste per comportamento e abitudini di vita oltre che per la pelliccia, corta e ruvida, la forma più slanciata e per gli arti, sottili ma robusti, che gli consentono non solo di saltare e di scalare con agilità le rocce, ma anche di essere un buon corridore. Un elemento particolare che lo caratterizza sono le splendide corna a spirale dei maschi. Fra i suoi sensi primeggiano la vista e l’olfatto, indispensabili per sfuggire ai nemici. All’isola d'Elba l’unico predatore accertato è l’uomo. Proprio per il fatto che il muflone non è una specie autoctona, la sua presenza nei territori del Parco deve essere controllata e regolamentata per valutare l’impatto che questo animale può avere sulla vegetazione delle isole.

Approfondimento

Il muflone è un animale ben proporzionato e dal petto ampio. Il muso è simile a quello delle pecore e le orecchie sono piccole. I maschi adulti hanno una colorazione del manto marrone rossastra con grosse macchie chiare a forma di sella su ciascun fianco. Queste caratteristiche macchie compaiono nel secondo anno di vita. Possiedono una criniera di peli lunghi 10 cm che si estende dalla gola al petto. A differenza di questi le femmine non hanno le macchie sui fianchi ed il loro mantello ha tinte più uniformi (grigio-brunaste tendenti al rossiccio). I piccoli sono di color grigio-giallastro ed in parte molto simili alle femmine. L’altezza al garrese è di circa 70-90 cm nei maschi e di 65-75 nelle femmine, mentre la lunghezza massima (calcolata tra la testa e la radice della coda) è variabile tra i 110 ed i 130 cm; la coda non supera i 10 cm. Il peso di un esemplare maschio adulto può raggiungere circa i 50 chilogrammi, mentre per quanto riguarda la femmina non si superano quasi mai i 30 chili.

Le corna sono costituite da un astuccio osseo che si avvolge secondo una larga spirale che tende a chiudersi negli individui maturi. La lunghezza è di circa 70-85 cm e la circonferenza basale di 20-25 cm. Nel maschio sono lunghe e possenti, mentre nelle femmine sono assenti o di piccole dimensioni. L’alimentazione è molto varia: nelle zone boscose bruca fogliame, ghiande e frutti, mentre in altre zone l’80% della sua alimentazione è costituita dalle graminacee e dalle leguminose prative. Nella gariga non disdegna le erbe secche aromatiche e le piante xerofile. Il periodo degli amori dura da settembre a dicembre e il maschio, annusando l’orina delle femmine, è in grado di stabilire la loro ricettività alla copula. I maschi si circondano di femmine e allontanano ogni individuo del loro stesso sesso. La gestazione dura 22 settimane e le nascite avvengono tra febbraio e aprile. Nasce un solo cucciolo di circa 2 Kg, che si renderà indipendente al termine del periodo dell’allattamento della durata di circa 6 mesi. La maturità viene raggiunta tra i 18 ed i 30 mesi per le femmine e a circa 4 anni per i maschi. In media i mufloni in libertà vivono 15 anni, ma le femmine sono più longeve e possono raggiungere anche i 20 anni.

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