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Aree marine protette nel mirino dei soliti noti

Voci incontrollate si stanno diffondendo a proposito di aree marine protette
(AMP) e dell'Arcipelago Toscano in particolare. All'interno del Ministero
dell'Ambiente sarebbe stata attivata una "commissione di studio sulla subacquea
nelle aree marine protette",  composta, oltre che da dirigenti ministeriali,
dal capo della segreteria tecnica del Ministro Prestigiacomo, avvocato Pelaggi,
appassionato subacqueo, dal presidente del Conisma (il consorzio
interuniversitario per le scienze del mare), da dirigenti dell'Ispra (ex Icram)
e da un unico sedicente esperto tecnico (peraltro non si sa in quale disciplina
ambientale), l'ex campione di pesca subacquea Gasparri. Non si conosce quale
elaborato dovrebbe essere prodotto dall'autorevole consesso e soprattutto che
novità dovrebbe portare rispetto al "Protocollo tecnico per la subacquea
sostenibile nelle aree marine protette" adottato poco meno di un anno fa dopo
un lungo lavoro di concertazione. Oltretutto quello sembrava un tavolo tecnico
maggiormente rappresentativo, visto che comparivano il Reparto Ambientale
Marino delle Capitanerie di Porto, la Federparchi (in rappresentanza degli Enti
gestori delle aree marine protette e dei parchi nazionali costieri), tutte le
principali Didattiche e Federazioni Nazionali ed Internazionali operanti in
Italia (ADISUB, ASSOSUB, CIAS, CMAS, FIPSAS, HSA Italia), e, non ultime, tutte
le maggiori associazioni ambientaliste in campo marino (Greenpeace Italia,
Legambiente, Lega Navale Italiana, Mareamico, Marevivo, Verdi Ambiente e
Società e WWF Italia); tutti questi organismi non sono stati convocati
nell'attuale commissione. I contenuti tecnici del Protocollo sono già adottati
dallo stesso Ministero dell'ambiente in tutti i nuovi decreti istitutivi e di
aggiornamento delle AMP nonché nei nuovi regolamenti. Da poche settimane
proprio il Ministro Prestigiacomo ha firmato i decreti di approvazione dei
regolamenti delle AMP di Portofino, Isole Pelagie, Isola di Bergeggi, Plemmirio
e Torre Guaceto, che recepiscono tale Protocollo tecnico.
C'è il sospetto che l'obiettivo della commissione, vista la composizione,
possano essere, più che le aree marine protette, le acque ricomprese nel Parco
nazionale dell'arcipelago Toscano, in particolare le zone di riserva integrale
(zone 1m) di Giannutri e Montecristo, come previste dal DPR istitutivo del
parco del 1996. O i più stretti collaboratori del Ministro non sono al corrente
delle attività portate avanti, nelle stesse ore, dallo stesso Ministero, o la
Commissione non conosce la differenza tra AMP, parchi nazionali e zone di
tutela biologica. Sarebbe opportuno ricordare che per cambiare le regole a
Giannutri e a Montecristo non basta una commissione, ma occorre un nuovo
Decreto firmato dal Presidente Giorgio Napolitano d'intesa con la Regione
Toscana. Pensando che, ovviamente, sia frutto di una svista non aver coinvolto
in nessuna misura l'Ente Parco nazionale, preposto dal Ministero, e dalla
legge, alla gestione delle aree di mare comprese nel perimetro del parco.
Insomma, esiste già un protocollo tecnico avanzato e condiviso e nessuno può
ridiscutere le regole di Giannutri e di Montecristo senza aver  prima
istituito una area marina protetta vera e propria, con zone A, B e C, più
simile al quadro nazionale del mare protetto. A meno che dietro tutto questo
improbabile lavoro di revisione delle regole avviato in modo semiclandestino
non si celino le solite velleità di qualche dignitario di partito appassionato
di subacquea di immergersi nelle acque proibite dei parchi.
Il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano crede che la notizia sia solo un
"ballon d'essai", ma, ad ogni buon conto, coglierà l'occasione della prossima
giornata delle oasi del WWF Italia per rendere pubblica -nelle occasioni
televisive e di stampa-- la remota possibilità che si possano compiere
immersioni in zona di riserva integrale (visto che nelle altre zone sono già
possibili e che l'Ente Parco le favorisce già da tempo) senza nemmeno
consultare gli enti gestori. Il Presidente Mario Tozzi, invitato dal Presidente
Giorgio Napolitano a premiare i migliori lavori ambientali nella tenuta di
Castelporziano, esprimerà tutta la sua preoccupazione, riguardo le aree di
protezione marina, ufficialmente  e direttamente alla più alta autorità dello
Stato.

Parco Nazionale Arcipelago Toscano

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